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Migliorare l’ambiente casa-ufficio

Di Elisa Innocenti
HR | Co-Founder @Focus Risorse | Consulente di Carriera | Psicologa del Lavoro e Psicoterapeuta
26 Feb, 2021

Il rapporto che abbiamo con il luogo in cui lavoriamo ha la capacità di influenzare le prestazioni professionali e la qualità della vita.

Senza dimenticare l’importanza di un buon ambiente di lavoro anche inteso come ambiente sociale in cui gli aspetti relazionali, di clima e di cultura fanno la differenza, il focus di questo approfondimento è sugli aspetti di natura fisica.

Oggi molti di noi si dividono tra il lavoro presso l’azienda di appartenenza e il lavoro in remoto, così i luoghi da considerare nell’ottica della produttività e del benessere psicofisico sono minimo due. Se per quanto riguarda l’azienda il margine di iniziativa individuale per il miglioramento dell’ambiente fisico di lavoro è piuttosto limitato (per esempio un piccolo soprammobile o un ritratto di famiglia sulla scrivania), le potenzialità di miglioramento dell’ambiente privato che utilizziamo per l’home working sono molto più ampie.

Raramente si ha la possibilità di adibire una stanza della propria casa esclusivamente ad uso ufficio ma quello che possiamo fare è imparare ad adattare lo spazio a nostra disposizione perché risponda a molteplici funzioni nel corso della giornata.

Non dobbiamo riprogettare totalmente tale spazio affinché rispetti a pieno un ambiente di lavoro, altrimenti perderemmo la funzione principale dell’arredo delle nostre case che è quello di offrire relax e momenti di condivisione familiare ma possiamo mettere in pratica semplici accorgimenti per ripensare gli spazi domestici in un’ottica funzionale anche al lavoro.

Iniziamo dallo scegliere il luogo migliore in termini di luminosità. L’esposizione alla luce naturale non permette soltanto un risparmio energetico ma mantiene importanti funzioni fisiologiche dell’uomo che favoriscono il benessere e migliorano l’efficienza sul lavoro mentre la luce artificiale tende a produrre sonnolenza e senso di stanchezza. Per questo vale la pena fare qualche piccolo spostamento nell’arredo per mettere un tavolo vicino a una finestra, nel modo più adatto a sfruttare la luce naturale senza che questa ci abbagli o si rifletta negativamente sullo schermo del computer. 

L’altra regola di base è legata al comfort. La sedia su cui trascorriamo gran parte della giornata deve essere il più possibile confortevole e, se anche per ragioni di spazio non si può mettere una delle classifiche sedie da ufficio, si può optare per un cuscino che favorisca la corretta postura.

Durante le pause è fondamentale uscire dalla spazio dedicato al lavoro e spostarsi, fosse anche solo di qualche metro nella stessa stanza, in una zona che ci permetta di staccare la spina dalle attività professionali. Lavorando da casa, senza la possibilità di avere relazioni sociali in carne ed ossa, è importante fare pause più frequenti, seppur brevi, rispetto a quando si è in ufficio. Ci si può spostare su un divano per prendere un caffè, fare una breve telefonata di piacere, leggere qualche pagina di un libro o dedicare attenzione ai figli che magari stanno fanno facendo i compiti. L’importante è pianificare le pause, chiarendo gli orari con i familiari per non essere disturbati durante il lavoro.

Molte persone hanno l’abitudine di pranzare davanti al computer ma questa attività è dannosa sia per il benessere individuale che per la produttività perché priva la nostra mente della possibilità di ricaricare le batterie. Inoltre, studi dimostrano che mangiare davanti al computer non consente di prestare la dovuta attenzione a qualità e quantità di cibo e questo può portare a problemi di sovrappeso. Se abbiamo scelto il tavolo della cucina come luogo della casa più funzionale per il lavoro, è quindi importante chiudere il computer all’ora del pasto, nascondere alla vista ciò che riguarda il lavoro e ricreare l’ambiente più adatto ad una vera e propria pausa pranzo rilassante e rigenerante. 

Sul piano di lavoro (tavolo o scrivania) o vicino, facciamo un po’ di spazio anche alle piante che, oltre ad essere un bell’elemento d’arredo, agiscono da veri e propri antistress naturali. Anche gli animali sono formidabili antistress: chi ha animali domestici sa quanto siano capaci di regalare benessere in qualunque circostanza. Quindi sono i benvenuti accanto a noi, ad ogni ora del giorno! 

Concluso l’orario dedicato al lavoro torniamo a vivere la casa come più ci piace, ritornando alla dimensione di relax e convivialità: spegniamo il computer, immergiamoci nelle attività extra-lavorative che più abbiamo a cuore e posticipiamo al giorno successivo tutti i compiti legati alla professione.

Quando si lavora da casa non è facile bilanciare il tempo dedicato al lavoro con quello dedicato alla vita privata ma imparare a creare uno spazio adibito alla professione ci agevola in questa gestione perché ci permette di “staccare la spina” non appena ci si allontana dalla postazione, così come accade quando si esce dall’edificio dell’azienda per cui si lavora. Dobbiamo definire degli orari che, seppur flessibili, ci permettano di capire quando è il momento di concludere la giornata di lavoro e rimandare tutto al giorno successivo. Diamoci le regole necessarie sia al benessere psicofisico che alla produttività. Non avere più i confini spaziali e temporali dati dall’edificio-azienda porta molte persone a lavorare senza sosta o senza la giusta organizzazione ma ciò non giova né alla salute né al risultato delle prestazioni.

La possibilità di lavorare da casa può darci grandi vantaggi ma, come ogni altra attività, va sfruttata al meglio creando i presupposti più funzionali al nostro benessere e alla nostra produttività. 

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